Lo sci alpino, diffuso nel XIX secolo in Europa, continua a incantare gli appassionati di sport invernali con la sua perfetta unione di tecnica, fascino e velocità.

In questo articolo esploreremo i pilastri dello sci alpino: dalla preparazione atletica alle varie discipline, distinguendolo dallo sci alpinismo, spesso confusi. 

Offriremo anche uno sguardo su alcune delle località top, dove gli amanti di questo sport possono godere a pieno la loro passione. 

Un viaggio attraverso le cime e le sfide di uno degli sport invernali più affascinanti al mondo.

Sci alpino: preparazione, piste e discipline

Lo sci alpino è molto più di una discesa sulla neve. Come disciplina completa, richiede una combinazione di abilità tecniche e preparazione atletica

Gli sciatori affrontano una varietà di sfide, e sono proprio le loro capacità che determinano il successo in pista. Vediamo insieme cosa prevede questa disciplina.

Preparazione atletica dello sci alpino

Lo sci alpino richiede un completo sviluppo della forza e della resistenza di diverse parti del corpo, tra cui gambe, glutei, fianchi, addominali e regione lombare. Per affrontare queste sfide, gli sciatori si dedicano intensamente all’allenamento fuori stagione, che include:

  • Allenamento con i pesi: per migliorare forza e resistenza;
  • Allenamento aerobico: attività come la corsa, contribuiscono a sviluppare la resistenza cardiorespiratoria; 
  • Allenamento della flessibilità muscolare e della mobilità articolare: attraverso esercizi di stretching, gli atleti migliorano la loro agilità e riducono il rischio di infortuni durante le intense performance sulla neve.

Terreno di gioco

Il teatro naturale dello sci alpino è la pista da sci, un tratto di pendio montano appositamente attrezzato con impianti di risalita e il trattamento del manto nevoso. 

La difficoltà di una pista dipende dalla sua pendenza longitudinale e trasversale, espressa in percentuale rispetto alla distanza percorsa e al dislivello. Questo sistema di classificazione fornisce agli sciatori una chiara comprensione del livello, contrassegnato da colori diversi: 

  • Piste blu: sono le piste più facili, con una pendenza inferiore al 25%;
  • Piste rosse: sono adatte al livello intermedio e hanno una pendenza massima del 40%;
  • Piste nere: le piste più difficili con pendenza compresa tra il 40 e l’80%.

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Discipline dello sci alpino

Ogni disciplina dello sci alpino si distingue non solo per il profilo della pista, ma anche per le tecniche specifiche necessarie per affrontare con successo i diversi tracciati. 

Questo complesso mosaico di specialità non solo riflette la diversità dell’esperienza sciistica, ma offre la possibilità di sviluppare una gamma completa di abilità.

Ecco le sei discipline:

  • Discesa libera: pur essendo la disciplina più semplice nel formato, richiede la massima velocità, spesso superando i 130 km/h. È la specialità più celebre e allo stesso tempo la più rischiosa, caratterizzata da piste lunghe e salti audaci.
  • Slalom (o Slalom Speciale): è una disciplina tecnica dai movimenti scattanti, dalle porte ravvicinate e il tracciato più breve tra tutti gli altri eventi.
  • Slalom gigante: rispetto allo slalom, è più veloce e più tecnico per il raggio maggiore delle curve. 
  • Super-G (Super Gigante): fonde la velocità della discesa libera con le curve dello slalom gigante. Caratterizzata da un dislivello minore e porte più ravvicinate, i corridori gareggiano in un’unica manche, dove il vincitore è chi completa il percorso nel minor tempo possibile.
  • Slalom Parallelo: si tratta di una gara contemporanea tra due sciatori sullo stesso tracciato e su percorsi paralleli. Esiste anche una versione a squadre (Slalom parallelo a squadre) che vede otto giocatori totali in pista.
  • Combinata: la combinata nello sci alpino consiste in una discesa libera o super-G seguita da uno slalom. La classifica finale si ottiene sommando i tempi delle due manche. 

Le principali differenze con lo sci alpinismo

Lo sci alpino e lo sci alpinismo sono due discipline molto diverse, differendo significativamente nei loro obiettivi, attrezzature e approcci. La principale differenza è come si raggiunge la vetta: lo sci alpino sfrutta gli impianti di risalita, lo sci alpinismo no.

Negli ultimi anni lo scialpinismo sta spopolando: risparmio o filosofia? In ogni caso, significa vivere la montagna in maniera pura e totalmente immersi nel paesaggio montano innevato. 

Ecco le differenze sostanziali: 

Ambito di pratica

Lo sci alpino è una disciplina sportiva che si svolge principalmente su piste appositamente preparate in stazioni sciistiche, mentre lo scialpinismo si svolge in ambienti naturali, spesso su terreni fuori pista e non preparati.

Attrezzatura

Chi pratica sci alpino utilizza attrezzature specializzate, come sci da discesa e scarponi rigidi con attacchi fissi. Le attrezzature da scialpinismo sono leggere, e spesso gli sciatori salgono in montagna con pelli di foca o altre attrezzature da arrampicata.

Obiettivo

Mentre lo sci alpino si concentra sulla tecnica e sulla discesa, lo sci alpinismo abbraccia la filosofia della montagna e della sua esplorazione come apprezzamento della stessa. 

Abbigliamento

Gli sciatori alpini indossano spesso tute o giacche e pantaloni impermeabili e caldi, con l’attenzione alla protezione dagli impatti a velocità elevate. Gli atleti di sci alpinismo preferiscono abbigliamento leggero e traspirante, poiché durante la salita possono generare molto calore. Tuttavia, devono essere pronti ad affrontare condizioni climatiche variabili durante la discesa.

Sicurezza

Gli incidenti di sci alpino possono verificarsi, specialmente a velocità elevate, ma gli sciatori sono protetti da reti e attrezzature di sicurezza sulle piste.

A causa della pratica in ambienti naturali e spesso remoti, gli sciatori alpinisti devono essere autosufficienti in termini di sicurezza. L’attenzione alla valutazione del pericolo, alla conoscenza del terreno e all’uso di dispositivi di sicurezza come l’ARTVA (dispositivo di ricerca di vittime d’avalanche) è fondamentale.

Accessibilità

Sci alpino è accessibile a chiunque, compresi principianti e famiglie. Le stazioni sciistiche offrono infrastrutture, corsi e piste adatte a tutti i livelli. Lo scialpinismo richiede una maggiore preparazione tecnica e fisica. Gli sciatori alpinisti devono essere in grado di affrontare le sfide della salita e avere competenze di navigazione in ambienti montani.

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Newsflash

Sicurezza in montagna sempre !

Tempo di settimane bianche, giornate più lunghe per discese infinite. Lo sci alpino continua ad avere un fascino unico e sono sempre di più le persone che riempiono le piste con sci per provare un’esperienza che è ancora inimitabile. Purtroppo, però, continuano ad accadere incidenti in montagna, non solo sul fuoripista ma anche sulle piste battute. Le cause sono molteplici: da una parte il terreno non sempre al meglio, complici temperature in generale più alte della media, dall’altra una diffusa ignoranza delle regole base di comportamento in pista. Per questo motivo, l’AMSI Associazione Maestri di Sci Italiani, ha voluto sottolineare e porre l’attenzione su una regolamentazione per la sicurezza in pista valida per tutti, bambini e adulti, stabilendo un dodecalogo dello sciatore. Alcune di queste regole sono dei veri e propri consigli coscienziosi e di buon senso, altre sono importanti informazioni che è bene conoscere e tenere a mente. Ve le riportiamo qui, ognuna delle quali con un titolo che evidenzia l’argomento. Le 12 Regole dello Sciatore Rispetto per gli altri. Ogni sciatore deve comportarsi in modo da non mettere in pericolo la persona altrui o provocare danno. Padronanza della velocità. Ogni sciatore deve tenere una velocità e un comportamento adeguati alla propria capacità, nonché alle condizioni generali e del tempo. Scelta della direzione. Lo sciatore a monte il quale, per la posizione dominante, ha la possibilità di scelta del percorso, deve tenere una direzione che eviti il pericolo di collisione con lo sciatore a valle. Traiettorie. Bisogna prestare attenzione alle traiettorie degli sciatori in considerazione del tipo di sci utilizzato, telemark, carving o snowboard. Sorpasso. Il sorpasso può essere effettuato tanto a monte che a valle, sulla destra o sulla sinistra, ma sempre a una distanza tale da consentire le evoluzioni dello sciatore sorpassato. Spazio minimo per il sorpasso a bordo pista. È buona norma che lo sciatore non curvi sul bordo della pista, ma lasci sempre uno spazio sufficiente per agevolare il suo sorpasso. Attraversamento e incrocio. Lo sciatore che si immette su una pista o attraversa un terreno di esercitazione, deve assicurarsi, mediante controllo visivo a monte e a valle, di poterlo fare senza pericolo per sé e per gli altri. Lo stesso comportamento deve essere tenuto dopo ogni sosta. Sosta. Lo sciatore deve evitare di fermarsi, se non in caso di assoluta necessità, sulle piste e specie nei passaggi obbligati o senza visibilità. In caso di caduta lo sciatore deve sgombrare la pista il più presto possibile. Salita e discesa a piedi. Lo sciatore che risale la pista deve procedere soltanto ai bordi di essa ed è tenuto a evitare ciò in caso di cattiva visibilità. Lo stesso comportamento deve tenere lo sciatore che discende a piedi la pista. Rispetto della segnaletica. Tutti gli sciatori devono rispettare la segnaletica delle piste. In caso d’incidente. Chiunque deve prestarsi per il soccorso in caso di incidente. Identificazione. Chiunque sia coinvolto in un incidente o ne sia testimone è tenuto a dare le proprie generalità. Chiaro, no? Il nostro consiglio è quello di mantenere una velocità moderata, magari provando a fare più curve. Vi divertirete di più e, soprattutto, sarete più sicuri. In ultimo non sottovalutate mai l'oppotunità di iscrivervi ad uno Sci Club, avrete un'adeguata copertura assicurativa contro gli infortuni, elisoccorso gratuito e sopratutto una polizza di responsabilità civile che coprirà i danni fisici e materiali che eventualmente potrete cagionare a terzi: il tutto con un modestissimo importo che estenderà tali garazie a tutto l'anno !

 

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