Gli italiani nonostante i forti rincari non rinunciano alle vacanze sulla neve !

Sono quasi nove milioni quelli che, tra gennaio e marzo, hanno trascorso qualche giorno in montagna: sei milioni e mezzo hanno preferito la tradizionale settimana bianca, mentre 2,4 milioni hanno optato per il weekend in una meta innevata. La fotografia del movimento turistico degli italiani in occasione delle vacanze sulla neve è stata realizzata dal rapporto di Tecnè per conto della Federalberghi. È così emerso un giro di affari complessivo pari a 6,1 miliardi di euro, di cui 4,3 miliardi relativi alle settimane bianche. Ma dove preferiscono andare gli italiani? Sicuramente restano in patria (solo il 4,5% sceglie l’estero), incoronando il Nord re delle settimane bianche. Per lo sci nel week end le località montane del Centro Sud recuperano. Le prenotazioni vengono effettuate in media con un mese di anticipo, il soggiorno preferito è in hotel. Si dedicano allo sci ed in generale ad attività sportive, a passeggiate e ad esperienze legate ad eventi enogastronomici, sono pronti a rinunciare a località troppo care per via della minore capacità di spesa, ma non alla possibilità di fare un soggiorno in montagna, magari aggiustando il tiro per evitare di sforare con il budget. L’indagine è stata effettuata da Tecnè s.r.l.  intervistando con il sistema mixed mode di cui c.a.t.i. (61%), c.a.m.i (8%) e c.a.w.i (31%) un campione di 4.520 italiani maggiorenni. Campione probabilistico, rappresentativo della popolazione maggiorenne residente in Italia, stratificato per regione e classe di ampiezza demografica dei comuni. Variabili di controllo: classe d’età, titolo di studio, occupazione. LE DESTINAZIONI PREFERITE – Il 95,5% degli intervistati ha scelto di trascorrere la settimana bianca in Italia e il restante 4,5% all’estero. In particolare, tra chi non varca i confini nazionali, il 72,6% si reca nelle regioni settentrionali e solo il 22,9% in quelle centro-meridionali anche a causa delle scarse nevicate sull’Appennino che hanno influito negativamente sulla domanda. LA SPESA MEDIA – La spesa pro-capite sostenuta per la settimana bianca, comprensiva di tutte le voci (trasporto, alloggio, cibo, impianti, corsi di sci e divertimenti) è pari a 670 euro per persona. La prima voce di spesa è quella per i pasti (29,8%), seguita dal pernottamento (28,4%) e dal viaggio (19,6%). L’ALLOGGIO – Al momento di scegliere l’alloggio per la settimana bianca, gli italiani confermano la predilezione per l’albergo (26,8%), seguito dai bed & breakfast (23,3%). Seguono casa di parenti ed amici (16,1%) e il rifugio alpino (13,0%). QUANDO SI PRENOTA – La maggioranza delle prenotazioni è fatta con largo anticipo: il 41,2% un mese prima, l’8,1% un mese e mezzo prima, il 10,6% due mesi prima e tra tre e quattro mesi prima il 4,5%. LA SCELTA DELLA LOCALITÀ E LE ATTIVITÀ – I criteri che guidano la scelta della località sono: la sua bellezza naturale (73,4%) e le caratteristiche che la rendono ideale per divertirsi (22,9%). Le principali attività svolte durante questo periodo di vacanza sono: relax (65,1%), passeggiate (63,8%) e partecipazione a eventi enogastronomici (59,1%). NON SOLO SETTIMANA BIANCA – Dei 6,5 milioni di italiani che hanno fatto o faranno una settimana bianca, 700 mila si concederanno inoltre almeno un week end sulla neve. LE DESTINAZIONI PREFERITE – Chi fa, invece, i weekend sulla neve rimane all’interno dei confini nazionali. Il particolare, il 38,6% si reca nelle regioni centro-meridionali e il 61,4% in quelle settentrionali. LA SPESA MEDIA – La spesa pro-capite sostenuta per i week end sulla neve, comprensiva di tutte le voci (trasporto, alloggio, cibo, impianti, corsi di sci e divertimenti) è pari a 257 euro per persona, così ripartiti: per i pasti il 26,5%, per il pernottamento 21,7%, per le spese di viaggio il 17,3% e per lo shopping 6,8%. L’ALLOGGIO – L’alloggio preferito in questo caso è la casa di parenti ed amici (40,0%), seguita dai bed & breakfast (38,3%), dal rifugio alpino (6,7%) e dall’albergo (6,4%). QUANDO SI PRENOTA – In questo caso gli italiani prenotano a ridosso della vacanza: il 41,3% tre settimane prima e il 41,4% quindici giorni prima. LA SCELTA DELLA LOCALITA’–  In questo caso, tra i criteri che guidano la scelta, oltre alla sua facilità di raggiungimento (67,2%) troviamo le bellezze naturali che offre (52,6%). L’AUMENTO DEI PREZZI – Il 60,0% dei vacanzieri del fine settimana che sono stati condizionati dall’inflazione sulle scelte per la vacanza, ha rinunciato alla settimana bianca a causa dell’aumento dei prezzi. I MOTIVI DI NON VACANZA – Tra gli individui intervistati che non andranno in vacanza, il 59,7% ha rivelato di non partire per motivi economici; il 18,1% per l’aumento dei prezzi ed un altro 14,8% per motivi familiari. “Per noi è una bella conferma, il che fa ben sperare. Abbiamo avuto momenti di difficoltà, temendo che il turismo invernale potesse essere penalizzato in termini di performance dalle scarse nevicate. La diretta conseguenza è evidente soprattutto per ciò che riguarda l’Appennino. Attualmente le cime sono ben innevate e lo scenario potrebbe cambiare.  Di certo siamo sempre più ammirati del fatto che i nostri concittadini continuano a prediligere mete italiane nel progettare il proprio viaggio”, ha commentato la ricerca di Tecnè il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca. “La soluzione in hotel resta la favorita nel periodo delle settimane bianche, una bella boccata di ossigeno per le nostre imprese – ha proseguito Bocca – Tutto questo è di ottimo auspicio”. “Ciò che gioca contro la prospettiva di vacanza, di qualsiasi periodo si voglia parlare, è purtroppo l’impatto della minore capacità di spesa – ha concluso il presidente di Federalberghi – Secondo la nostra indagine, sette italiani su dieci hanno dovuto fare i conti con i rincari, orientando diversamente le proprie scelte. E per noi questa non potrà mai essere una buona notizia”. Fonte Agenzia DIRE indirizzo www.dire.it

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Sicurezza in montagna sempre !

Tempo di settimane bianche, giornate più lunghe per discese infinite. Lo sci alpino continua ad avere un fascino unico e sono sempre di più le persone che riempiono le piste con sci per provare un’esperienza che è ancora inimitabile. Purtroppo, però, continuano ad accadere incidenti in montagna, non solo sul fuoripista ma anche sulle piste battute. Le cause sono molteplici: da una parte il terreno non sempre al meglio, complici temperature in generale più alte della media, dall’altra una diffusa ignoranza delle regole base di comportamento in pista. Per questo motivo, l’AMSI Associazione Maestri di Sci Italiani, ha voluto sottolineare e porre l’attenzione su una regolamentazione per la sicurezza in pista valida per tutti, bambini e adulti, stabilendo un dodecalogo dello sciatore. Alcune di queste regole sono dei veri e propri consigli coscienziosi e di buon senso, altre sono importanti informazioni che è bene conoscere e tenere a mente. Ve le riportiamo qui, ognuna delle quali con un titolo che evidenzia l’argomento. Le 12 Regole dello Sciatore Rispetto per gli altri. Ogni sciatore deve comportarsi in modo da non mettere in pericolo la persona altrui o provocare danno. Padronanza della velocità. Ogni sciatore deve tenere una velocità e un comportamento adeguati alla propria capacità, nonché alle condizioni generali e del tempo. Scelta della direzione. Lo sciatore a monte il quale, per la posizione dominante, ha la possibilità di scelta del percorso, deve tenere una direzione che eviti il pericolo di collisione con lo sciatore a valle. Traiettorie. Bisogna prestare attenzione alle traiettorie degli sciatori in considerazione del tipo di sci utilizzato, telemark, carving o snowboard. Sorpasso. Il sorpasso può essere effettuato tanto a monte che a valle, sulla destra o sulla sinistra, ma sempre a una distanza tale da consentire le evoluzioni dello sciatore sorpassato. Spazio minimo per il sorpasso a bordo pista. È buona norma che lo sciatore non curvi sul bordo della pista, ma lasci sempre uno spazio sufficiente per agevolare il suo sorpasso. Attraversamento e incrocio. Lo sciatore che si immette su una pista o attraversa un terreno di esercitazione, deve assicurarsi, mediante controllo visivo a monte e a valle, di poterlo fare senza pericolo per sé e per gli altri. Lo stesso comportamento deve essere tenuto dopo ogni sosta. Sosta. Lo sciatore deve evitare di fermarsi, se non in caso di assoluta necessità, sulle piste e specie nei passaggi obbligati o senza visibilità. In caso di caduta lo sciatore deve sgombrare la pista il più presto possibile. Salita e discesa a piedi. Lo sciatore che risale la pista deve procedere soltanto ai bordi di essa ed è tenuto a evitare ciò in caso di cattiva visibilità. Lo stesso comportamento deve tenere lo sciatore che discende a piedi la pista. Rispetto della segnaletica. Tutti gli sciatori devono rispettare la segnaletica delle piste. In caso d’incidente. Chiunque deve prestarsi per il soccorso in caso di incidente. Identificazione. Chiunque sia coinvolto in un incidente o ne sia testimone è tenuto a dare le proprie generalità. Chiaro, no? Il nostro consiglio è quello di mantenere una velocità moderata, magari provando a fare più curve. Vi divertirete di più e, soprattutto, sarete più sicuri. In ultimo non sottovalutate mai l'oppotunità di iscrivervi ad uno Sci Club, avrete un'adeguata copertura assicurativa contro gli infortuni, elisoccorso gratuito e sopratutto una polizza di responsabilità civile che coprirà i danni fisici e materiali che eventualmente potrete cagionare a terzi: il tutto con un modestissimo importo che estenderà tali garazie a tutto l'anno !

 

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